La canzone del Conte di Sesame Street è un grande esempio dell’effetto di restauro fonemico. L’effetto di restauro fonemico è “un fenomeno percettivo in cui, in certe condizioni, i suoni effettivamente mancanti da un segnale vocale possono essere ‘riempiti’ dal cervello e chiaramente sentiti.” (Concetti di psicologia). Come si collega questo a un programma per bambini come Sesame Street, beh, se si dà un’occhiata al video postato qui sotto ci si dovrebbe rendere conto che il conte è un vampiro, quindi, come piace fare ai vampiri, gli piace succhiare il tuo sangue.
Tuttavia aggiungi il suono del bip che spesso accompagna le maledizioni in televisione e aggiungi il fatto che puoi solo sentire la “uck” sopra il bip. È molto facile confondere la parola con la parola F. Ancora meglio, come il tuo cervello fattorizza il contesto di lui che è un vampiro e come il resto delle sue parole sono in realtà molto ambigue in termini di utilizzo della parola ‘Suck’ o ‘F-word’. È possibile determinare che la vera parola è in realtà intesa come ‘suck’ e non la ‘F word’.
Il mio prossimo punto stava per essere un esempio usando i testi subito, ma ho trovato la versione non censurata per caso perché ho semplicemente dato per scontato che fossero tutti censurati. E sembrerebbe che stia effettivamente dicendo la parola ‘Count’. Il bip è così completo che si è ingannati nel pensare di sentire la ‘uck’ che, naturalmente, poiché è un bip censurato, si aggiunge una F. E di nuovo a causa del contesto che è un vampiro, si pensa oh devono davvero intendere suck nonostante il linguaggio ambiguo nella canzone che permette di percepirlo come la ‘F-word’. Ma a me mancava un po’ di contesto nel senso che non guardavo Sesame Street da bambino né ho motivo di guardarlo oggi, quindi non ho familiarità al 100% con il ruolo di tutti, quindi mi mancava il contesto che il conte è il conte perché ama contare. Anche se le parole non sono simili, considero comunque questo un grande esempio perché onestamente non sai cosa sta dicendo quando è censurato e se lo ascolti, inizi a realizzare che c’è una parola percepita e quanto velocemente la tua mente decide che in realtà hai sentito la ‘F-word’ invece quando non è proprio vero.
Link alla canzone del conte censurato:
Goldstein, E. B. (2011). Psicologia cognitiva; Collegare la mente, la ricerca e l’esperienza quotidiana (Vol. 3). Belmont, CA: Wadsworth Cengage Learning.
Effetto restauro fonemico. (n.d.). Recuperato il 20 novembre 2016, da http://www.psychologyconcepts.com/phonemic-restoration-effect/
(2008). Il Conte Censurato. Recuperato il 20 novembre 2016, da http://www.youtube.com/watch?v=B-Wd-Q3F8KM
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