A seguito della vittoria dell’Unione nella Campagna di Chattanooga dell’autunno precedente, l’Unione usa la città di Chattanooga, Tennessee (la “Porta del Sud”) come punto di partenza per due grandi invasioni del Sud. Mentre il generale Grant conduce le sue forze verso Richmond e Petersburg nella Campagna Overland, il maggior generale William Tecumseh Sherman invade la Georgia nel maggio 1864 e affronta l’Armata del Tennessee, comandata dal generale confederato Joseph E. Johnston. In più di una dozzina di battaglie, Sherman continua a macinare le forze confederate. La campagna è segnata dalla sostituzione del generale Johnston con il più aggressivo generale John Bell Hood, che a sua volta non riesce a ottenere una vittoria strategica contro Sherman, nonostante una serie di attacchi avventati contro le forze dell’Unione. L’Armata del Tennessee di Hood fugge intatta, ma il 2 settembre 1864 la città di Atlanta si arrende. Questa svolta degli eventi rende più chiaro al pubblico nordista che la guerra ha girato a loro favore e arriva in tempo per salvare la campagna del presidente Abraham Lincoln per la rielezione nelle prossime elezioni di novembre. Assicurando la rielezione di Lincoln, la Campagna di Atlanta assicura anche che il Nord avrà la determinazione di continuare la guerra fino alla riunificazione della nazione. Poco dopo la caduta di Atlanta, il maggior generale dell’Unione George H. Thomas insegue Hood, mentre Sherman prepara il suo esercito per una marcia audace verso Savannah, in Georgia, nel profondo del territorio confederato.

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