Come si chiama una scuola che non usa libri di testo, nessun esame e un programma non tradizionale? Scuola del futuro? Non proprio.

High Tech High è proprio una scuola del presente che utilizza metodi che sono alla pari con le esigenze dei bambini del 21° secolo.

Il problema della scuola tradizionale è che è superata. Gli studenti si annoiano e non riescono a vedere una connessione tra ciò che imparano a scuola e ciò che vogliono fare nella vita. Quindi, come far sì che agli studenti piaccia imparare? Come possiamo ispirarli?

L’idea di usare la tecnologia nelle scuole è iniziata con l’intenzione di affrontare questo problema. Il nostro mondo si muove alla velocità della scienza, dove le nuove scoperte e le nuove tecnologie stabiliscono le tendenze e gli standard della vita quotidiana. C’è un crescente bisogno non solo di integrare la tecnologia con i metodi di insegnamento tradizionali, ma di usarla per crearne di nuovi. High Tech High è un buon esempio di tale metodo di insegnamento. La scuola usa “la pedagogia della tecnologia, cioè l’insegnamento di gruppo, l’esecuzione in gruppo e l’applicazione dell’esperienza, e la integra al contenuto dell’accademia, cioè l’alfabetizzazione e il calcolo.”

A differenza delle scuole tradizionali che usano la tecnologia, la High Tech High non usa la tecnologia per insegnare agli studenti, ma permette agli studenti di imparare attraverso la tecnologia. Gli insegnanti guidano gli studenti nell’apprendimento di varie materie attraverso il lavoro di progetto, costruendo soluzioni (è qui che entra in gioco il lato ingegneristico) che alla fine risolveranno un problema esistente all’interno della comunità. Finora la scuola ha un buon tasso di successo dove il 99,5% degli studenti si è iscritto al college.

Secondo l’amministratore delegato della High Tech High, Larry Rosenstock, c’è una lezione integrale da imparare dalla tecnologia: perché un bambino, indipendentemente dal suo background socio-economico, quando viene lasciato solo con la tecnologia, che sia un tablet o un videogioco, trova un modo per far funzionare il gadget, e ci ritorna di continuo nonostante i vari fallimenti e le frustrazioni che possono verificarsi all’inizio nel funzionamento del dispositivo? Non si può negare che la tecnologia crea dipendenza. Integra l’apprendimento interattivo, pratico e pratico e fornisce una base per il legame tra pari (hai visto quella nuova applicazione? Hai sentito di quel nuovo gioco?) E se il successo di High Tech High è qualcosa da seguire, forse c’è una lezione nell’incorporare la tecnologia con l’educazione.

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