Fondata il 31 marzo 1782, la missione San Buenaventura è la nona della catena delle missioni, l’ultima ad essere fondata durante la vita di padre Serra e una delle sei che egli dedicò personalmente. La missione fu costruita come parte della sezione del Canale di Santa Barbara, che comprendeva le missioni di Santa Barbara e La Purísima, e El Presidio a Santa Barbara.
I padri, che avevano già tre missioni nel nord e tre nella parte meridionale della California, temevano una rivolta indiana nella parte centrale dello stato. Pensavano che una rivolta indiana potesse essere devastante, a causa del terreno della zona. Le montagne della zona del Canale di Santa Barbara degradano con grazia verso l’oceano, lasciando poco spazio per il passaggio. I missionari temevano che gli indiani arrabbiati potessero facilmente dividere lo stato, limitando gli spagnoli alle comunicazioni via mare. La rivolta non avvenne mai, e la Missione San Buenaventura continuò come grande produttore agricolo.
Gli indiani della zona erano Chumash, che coprivano l’area da Ventura verso nord fino a San Luis Obispo. I Chumash erano la più avanzata di tutte le tribù della missione. Usando canoe, come questa replica della canoa di legno, i Chumash spesso viaggiavano verso le isole del Canale di Santa Barbara, fino a 65 miglia dalla terraferma. I Chumash eccellevano nella fabbricazione di cesti, una misura spesso usata dagli spagnoli per giudicare l’intelligenza di una tribù indiana. Gli indiani usavano le ceste per cucinare, catturare il pesce e trasportare l’acqua.
Sotto la direzione di Padre Cambon, i nativi costruirono un acquedotto di sette miglia che portava l’acqua dal fiume Ventura a questo edificio di filtraggio dell’acqua. Fu opportunamente chiamato el caballo, che significa “cavallo” in spagnolo, perché si dice che la bocca di erogazione assomigliasse alla testa di un cavallo. El caballo più tardi ispirò terrore e disprezzo quando fu convertito in una prigione.
Unique alla Missione San Buenaventura sono queste campane di legno. Venivano usate durante la Settimana Santa, tra la Domenica delle Palme e la Pasqua, mentre le campane di metallo erano silenziose. Mentre sono certamente originali, le loro origini sono un mistero.
Dopo una serie di terremoti e un maremoto nel 1812, la chiesa è stata splendidamente restaurata; contiene un crocifisso di 400 anni proveniente dalle Filippine. Al centro, sopra il tabernacolo, c’è San Bonaventura, patrono della missione. La chiesa evidenzia anche un santuario di Nuestra Señora de Guadalupe.