Sono nella sala d’attesa seduta tra centinaia di riviste che pubblicizzano le novità in fatto di pannolini e secchielli per pannolini dall’aroma gradevole, pediatri e formule non gassose. C’è un poster sul muro che raffigura le tube di Falloppio e le ovaie e la grande signora sotto di esse.
Il mio nome viene chiamato. Mi avvicino lentamente alla porta.
Il mio dolce nonno ginecologo è andato in pensione l’anno scorso e sto incontrando il dottor S. per la prima volta. L’infermiera mi fa cenno di entrare e chiacchiera con la mia schiena mentre mi informa che siamo diretti alla stanza d’esame n. 3.
Sembrava di fare un accordo. Avrei scelto la porta #2.
Salgo a bordo della carta bianca stropicciata che è stranamente simile alla carta da disegno che usavamo all’asilo. Si raggrinzisce ulteriormente sotto le mie chiappe. Mi viene consegnato un camice. Davvero? Il camice non è un abbigliamento formale? L’infermiera Ratchett mi informa che l’apertura va davanti. Qualche burlone ha apparentemente incollato i buchi delle braccia del camice insieme.
Mentre lotto per aprirlo si strappa permettendo alla mia tetta sinistra la libertà di vedere ed essere vista. Allacciare o non allacciare? Faccio una dichiarazione di moda. Mi allaccerò la cintura dietro. Poi mi porge il telo. Sai, per motivi di modestia, lo metti delicatamente sul tuo grembo, così puoi far finta che le tue parti intime siano nascoste.
L’infermiera fa le domande necessarie e se ne va.
Mi intrufolo nel bagno per fare pipì e rinfrescarmi. Un piccolo tovagliolo di carta con acqua e sapone e uno spruzzo di nebbia per signore.
C’è un leggero bussare alla porta.
Si aspetta che la inviti ad entrare?
Si presenta mentre batte senza parole sulle staffe. Le dà fastidio che i cavalli le indossino?
Mi sdraio mentre lei mi guida più avanti lungo il tavolo, proprio come un addetto alla bandiera di un aereo dirige un aereo che arriva al gate. Una volta che il mio sedere pende delicatamente dal bordo, lei mi fa segno di fermarmi. La luce brillante si accende per illuminare l’intera regione.
Benvenuti allo spettacolo a tutti!
E ora il dottor S. decide di diventare loquace parlando proprio a voi sapete chi come se voi sapete chi è dotato di un microfono.
Guardo un insetto attraversare il soffitto.
Decido proprio allora che qualcuno dovrebbe fare una chiamata ai decoratori di HGTV. Ecco una gara per loro; inventare qualche opera d’arte o tecnologia accattivante che possa essere montata sul soffitto, dato che è dove guardiamo di solito.
Esegue il suo esame.
Non è affascinante la percezione? In altre circostanze (con mio marito nel ruolo) quello che stava succedendo sarebbe stato piacevole, forse delizioso. Ora era disgustoso e scomodo e imbarazzante e non potevo aspettare che finisse.
Si toglie i guanti, che è il segnale per sedersi.
Lo spettacolo è finito!
“Tutto sembra buono dalla mia parte”, dice, che è davvero la mia parte se ci pensate.
“La mia unica preoccupazione è che hai una vagina piuttosto pallida”
Sono rimasta senza parole e ho ridacchiato.
Si riferiva al colore rispetto al resto di me che era abbronzato d’estate? Non sono una nudista quindi la mia vagina non avrebbe giocato al sole.
“E’ un problema?”
Non ha mai risposto, ma ha voluto raccomandare ormoni e lubrificanti e lozioni…..
Significava che le vagine sbiadiscono con l’età? Non gliel’ho chiesto perché non volevo pensare alla mia come a una persona anziana.
E questa non era una domanda per la folla del water cooler. Un giorno potrei cercare su Google “vagina pallida”. Per ora preferisco divertirmi a rispondere alle domande quando qualcuno chiede delle mie condizioni mediche.
Il mio cuore corre, la mia pressione sanguigna scende inaspettatamente, ho vertigini posizionali e crampi allo stomaco la maggior parte dei giorni. Oh e recentemente mi è stata anche diagnosticata una vagina pallida, se volete saperlo…….
Photo credit: Angela Layana via VisualHunt.com / CC BY-NC-ND
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Lisa Leshaw
Lisa Leshaw ha lavorato come professionista della salute mentale negli ultimi 31 anni. Attualmente conduce laboratori di abilità genitoriali, consulenze di gruppo per famiglie miste e cerchi di empowerment per donne. Come consulente, Lisa viaggia in tutto il mondo insegnando abilità di comunicazione e di ascolto, tecniche di gestione comportamentale e strategie motivazionali. Spera di scrivere la prossima memorabile composizione musicale o il Grande Romanzo Americano!