Puck è un personaggio dell’opera di Shakespeare, Sogno di una notte di mezza estate. Il suo nome è Robin Goodfellow ma è conosciuto come Puck nell’opera. È una delle fate che abitano la foresta, ed è il servo del re delle fate, Oberon.

In Puck Shakespeare ha incluso un personaggio del folklore europeo nella commedia – una fata birichina, non proprio malvagia, ma fastidiosa, che fa scherzi alla gente senza alcuna intenzione di nuocere. Viene incolpato di cose come oggetti che scompaiono, latte che diventa acido, e così via, come una sorta di capro espiatorio per quegli incidenti. A volte è ritenuto responsabile anche di un po’ di fortuna. Esiste ovunque nel folklore europeo, sotto diverse identità – per esempio, un ‘kobold’ in Germania, un ‘brownie’ in Scozia, e in Inghilterra, un ‘hobgoblin.

Nick Piacente come Puck in Sogno di una notte di mezza estate

Quando incontriamo per la prima volta Puck nel secondo atto, scena 1, si presenta in una conversazione con un’altra fata, vantandosi di che tipo birichino sia, e di quello che fa alla gente.

Sono quell’allegro vagabondo della notte.
Scherzo con Oberon e lo faccio sorridere
Quando abbindolo un cavallo grasso e nutrito di fagioli,
Cavalcando a somiglianza di una puledra:
E qualche volta mi apposto nella ciotola di una pettegola,
a somiglianza di un granchio arrosto,
e quando lei beve, contro le sue labbra mi chino
e sulla sua giogaia appassita verso la birra.
La zia più saggia, raccontando la storia più triste,
a volte per uno sgabello a tre piedi mi scambia;
allora scivolo dal suo sedere, cade giù lei,
e ‘sarto’ grida, e cade in una tosse;
E allora tutta la quire si tiene i fianchi e ride,
e cera nella loro allegria e neeze e giura
Un’ora più allegra non fu mai sprecata lì.

Puck è fedele a Oberon e farà tutto ciò che il re delle fate gli chiederà. Al momento il re e la sua regina, Titania, sono in lite per un bambino indiano che lei ha adottato. Lui vuole crescere il bambino secondo le sue usanze, ma Titania non vuole cederlo a lui. Oberon incarica Puck di trovare un fiore particolare che ha la qualità magica di far innamorare chiunque abbia il suo succo spremuto negli occhi di qualsiasi creatura che vedranno per la prima volta quando li apriranno. Egli deve spremerlo negli occhi di Titania mentre lei sta dormendo.

Puck lo fa e lei si sveglia e vede per la prima volta il narcisista Bottom, che Puck ha trasformato in un culo mettendogli una testa di culo sulle spalle, a causa del suo comportamento da culo. Questo produce alcune delle scene più divertenti di tutte le opere di Shakespeare. Tuttavia, fa parte della sottotrama. L’azione principale riguardante la pozione magica riguarda i quattro amanti che vagano nella foresta.

La storia dei quattro amanti è complicata. In breve, sono fuggiti in coppia, con un triangolo amoroso al centro della storia. Oberon incarica Puck di risolverlo, usando la pozione d’amore, ma Puck sbaglia e mette la pozione negli occhi del giovane sbagliato, il che porta a una grande confusione che, a sua volta, deve essere risolta, cosa che Puck finalmente riesce a fare. Nel frattempo, mentre tutto questo succede, Puck, invisibile, assiste divertito, commentando l’azione, confondendoli con i suoi commenti, imitando le loro voci e ridendo insieme al pubblico.

Alla fine dell’opera Puck svolge il ruolo che di solito viene assegnato al direttore di scena. Fa un discorso, rivolgendosi direttamente al pubblico. Suggerisce che chiunque possa essere stato offeso dagli eventi della commedia dovrebbe, come i personaggi, considerare che l’intero spettacolo era solo un sogno.

Citazioni di Puck

Sono l’allegro vagabondo della notte. (atto 2, scena 1)

Metterò una cintura intorno alla terra
In quaranta minuti. (atto 2, scena 1)

Sarò a volte un cavallo, a volte un cane da caccia,
un maiale, un orso senza testa, a volte un fuoco;
e nitrire, e abbaiare, e grugnire, e ruggire, e bruciare,
come cavallo, cane da caccia, maiale, orso, fuoco, ad ogni passo. (atto 2, scena 1)

Vado, vado; guarda come vado,
più veloce della freccia dell’arco del Tartaro. (atto 3, scena 2)

Su e giù, su e giù,
Io li condurrò su e giù:
Sono temuto nel campo e nella città:
Goblin, conducili su e giù. (atto 3, scena 2)

Signore, che sciocchi sono questi mortali! (atto 3, scena 2)

Jack avrà Jill;
Niente andrà male;
L’uomo riavrà la sua cavalla e tutto andrà bene. (atto 4, scena 2)

Se noi ombre abbiamo offeso,
pensa solo a questo, e tutto è riparato,
che tu hai solo dormito qui
mentre queste visioni apparivano. (atto 5, scena 1)

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