Il generale Keith Alexander, che ha supervisionato la National Security Agency quando Edward Snowden ha rivelato la portata scioccante delle sue intercettazioni illegali e dei programmi di raccolta dati, è entrato nel consiglio di Amazon come direttore.
I doveri del generale Alexander nel comitato di controllo e in qualsiasi altro posto in cui potrebbe essere necessario non sono specificati da nessuna parte. Attualmente è co-CEO di IronNet Security, la società che ha fondato sei anni fa. Prima è stato capo della NSA e dell’U.S. Cyber Command.
E’ forse meglio ricordato dal grande pubblico per aver contribuito a costruire e gestire un enorme insieme di programmi segreti per la sorveglianza domestica nell’era del security-first post-9/11. C’è un po’ più di questo nella gestione dell’infrastruttura di sicurezza informatica del paese, naturalmente, ma le fughe di notizie di Snowden hanno finito per definire la fine della sua carriera nell’intelligence del governo.
Amazon stessa ha affrontato le accuse di sorvegliare e profilare i propri utenti attraverso la rete di dispositivi Alexa-powered (e l’infrastruttura internet, e le abitudini di acquisto, e gli smartwatch per il monitoraggio delle emozioni), e mentre potrebbe ottenere alcuni suggerimenti dal più esperto Gen. Alexander, è più probabile che la società cerchi la sua esperienza e le sue connessioni all’interno del vasto mondo dell’intelligence e delle questioni militari.
Questo genere di cose è utile quando si cerca di fare accordi lucrativi con i federali, un punto dolente per Amazon da quando ha perso il processo di offerta straziante per il contratto JEDI da 10 miliardi di dollari a Microsoft. (
Il generale Alexander si unirà a ex e attuali dirigenti del calibro di Pepsico, Starbucks, la Fondazione Bill e Melinda Gates, Bridgewater Associates, e altri nei ruoli di direttore del consiglio.
Ho contattato Amazon per ulteriori informazioni e commenti e aggiornerò questo post se avrò notizie.
Aggiornamento: Amazon mi ha indirizzato al suo documento ufficiale della SEC per maggiori informazioni, ma ha voluto sottolineare che “Ci sono severe regole sul conflitto di interessi per i contratti governativi che continueremo a seguire”. In altre parole, non li sta facendo entrare da nessuna parte – anche se senza dubbio il suo curriculum si rivelerà prezioso in altri modi.
TechCrunch ha intervistato il generale sul palco del TechCrunch Disrupt non troppo tempo fa per scoprire come percepisce la necessità di bilanciare sicurezza e privacy.
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