La Mosquitia è la parte più orientale dell’Honduras lungo la Costa della Zanzara, che si estende nel nord-est del Nicaragua. È una regione di foresta pluviale tropicale, savana di pini e palude, accessibile principalmente via acqua e aria. La sua popolazione comprende gruppi indigeni ed etnici come i Miskito, Pech, Rama, Sumo, Garifuna, Ladino e Creoli. La Mosquitia ha la più grande area selvaggia dell’America Centrale, costituita da paludi di mangrovie, lagune, fiumi, savane e foreste pluviali tropicali. La Riserva della Biosfera del Río Plátano, patrimonio dell’umanità, fa parte della Mosquitia.
La regione della Mosquitia fa parte del Dipartimento Gracias a Dios dell’Honduras nord-orientale, il secondo dipartimento più grande del paese dopo Olancho, con 16.630 km2. La maggior parte del territorio è una pianura molto calda e umida, attraversata da numerosi torrenti e fiumi, tra cui i fiumi Plátano, Patuca, Waruna e Coco. La più grande laguna costiera dell’Honduras, la laguna Caratasca, si trova nella regione. È poco profonda, con acqua salina, ed è separata dal mare da una sottile striscia di sabbia.
Il clima di La Mosquitia favorisce la crescita di una densa foresta tropicale, che ora è messa da parte per la conservazione. La Riserva della Biosfera del Río Plátano, parte dei cosiddetti “grandi polmoni” dell’America Centrale, copre quasi il 7% del territorio honduregno. Ospita una grande diversità di flora e fauna. Tra le sue numerose specie ci sono il giaguaro, il tapiro, il peccario, il coccodrillo, il lamantino, la garza (airone) e il cappuccino dalla testa bianca (scimmia).
La popolazione nel 2008 ha superato gli 80.000 abitanti, rappresentando una densità di 4,8 abitanti/km2, la più bassa del paese. Il reddito primario della popolazione deriva dall’immersione delle aragoste. Nel 1997, non c’era alcuna attività turistica nella zona.
La Mosquitia è usata come via per il contrabbando illegale di droga.
Sebbene la lussureggiante foresta pluviale della giungla sia attraente per il turismo, le strutture limitate e i trasporti di collegamento la rendono una sfida. Il progetto di turismo comunitario La Ruta Moskitia Ecotourism Alliance sta cercando di cambiare questa situazione.
Il 2 marzo 2015, è stato annunciato dal National Geographic che una spedizione nella regione ha scoperto una città in rovina precedentemente sconosciuta. La spedizione stava cercando il sito della leggendaria “Città Bianca” (La Ciudad Blanca), conosciuta anche come la “Città del Dio Scimmia”, un obiettivo per gli esploratori occidentali fin dai tempi dei conquistadores spagnoli nel XVI secolo. Il team ha mappato piazze, terrapieni, tumuli e una piramide di terra appartenente a una cultura sconosciuta. La squadra ha anche scoperto un nascondiglio di sculture in pietra alla base della struttura della piramide.
Le rovine sono state identificate nel maggio 2012 con l’uso del LIDAR e successivamente esplorate in segreto con l’assistenza dei militari honduregni. La squadra ha documentato il sito, ma lo ha lasciato non scavato. Per proteggere il sito, la sua posizione non è stata rivelata.