In una lingua o in un dialetto, un fonema (dal greco: φώνημα, phōnēma, “un suono pronunciato”) è la più piccola unità segmentale di suono impiegata per formare contrasti significativi tra enunciati. Un esempio di fonema è il suono /k/ nelle parole kit e skill. (Anche se la maggior parte dei madrelingua non se ne accorge, nella maggior parte dei dialetti i suoni k in ciascuna di queste parole sono in realtà pronunciati in modo diverso: sono suoni di parola diversi, o telefoni (che, nella trascrizione, sono posti tra parentesi quadre). Nel nostro esempio, la /k/ in kit è aspirata, , mentre la /k/ in skill non lo è, . La ragione per cui questi suoni diversi sono comunque considerati appartenenti allo stesso fonema in inglese è che se un anglofono ne usasse uno al posto dell’altro, il significato della parola non cambierebbe: dire in skill potrebbe suonare strano, ma la parola sarebbe comunque riconosciuta. Al contrario, si potrebbero sostituire altri suoni che causerebbero un cambiamento di significato, producendo parole come still (sostituendo /t/), spill (sostituendo /p/) e swill (sostituendo /w/). Questi altri suoni (/t/, /p/ e /w/) sono, in inglese, fonemi diversi. In alcune lingue, tuttavia, e sono fonemi diversi, e sono percepiti come tali dai parlanti di quelle lingue. Così, in islandese, /kʰ/ è il primo suono di kátur ‘allegro’, mentre /k/ è il primo suono di gátur ‘indovinelli’.cowboy…

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