La specie Homo naledi è stata recentemente nominata da esemplari recuperati dalla camera Dinaledi del sistema di grotte Rising Star in Sud Africa. Questo grande campione scheletrico manca di materiale faunistico associato e attualmente non ha un contesto cronologico noto. In questo articolo, presentiamo descrizioni complete e confronti metrici del materiale cranico e mandibolare recuperato. Descriviamo 41 elementi attribuiti agli individui dell’ominino di Dinaledi (DH1-DH5) e al paratipo U.W. 101-377, e 32 frammenti cranici aggiuntivi. Il materiale di H. naledi è stato confrontato con ominini fossili del Plio-Pleistocene utilizzando analisi qualitative e quantitative che includono oltre 100 misure lineari e rapporti. Troviamo che il campione cranico di Dinaledi rappresenta una popolazione anatomicamente omogenea che espande la gamma di variazioni morfologiche attribuibili al genere Homo. Nonostante una capacità cranica relativamente piccola che rientra nella gamma degli australopitechi e di alcuni esemplari di Homo primitivo, H. naledi condivide caratteri cranici con le specie di tutto il genere Homo, tra cui Homo habilis, Homo rudolfensis, Homo erectus, e Homo del Pleistocene medio. Questi includono aspetti della forma del cranio, della morfologia facciale e dell’anatomia mandibolare. Tuttavia, il cranio di H. naledi è facilmente distinguibile dalle specie esistenti di Homo in entrambe le valutazioni qualitative e quantitative. Poiché H. naledi non è attualmente datato, discutiamo le implicazioni evolutive della sua morfologia cranica in una serie di quadri cronologici. Infine, designiamo un sesto ominino Dinaledi (DH6) individuo basato su una mandibola giovanile.

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