Fisiografia

Il corso della Vistola consiste in tre sezioni principali delineate dai fiumi San e Narew, i due affluenti più importanti. Il tratto superiore si estende dalla sorgente al punto in cui il San si unisce al suo fiume madre vicino a Sandomierz; la sua lunghezza è di circa 240 miglia. Il tratto medio, dalla foce del San a quella del Narew, a nord-ovest di Varsavia, è lungo circa 170 miglia. Infine, il tratto inferiore, che si estende fino al Baltico, copre 240 miglia dalla foce del Narew alla foce dell’estuario nel Golfo di Danzica.

Nel suo corso superiore la Vistola è un fiume di montagna con una ripida pendenza fino al 5%. Le sue fonti principali sono la Czarna Wisełka e la Biała Wisełka, due ruscelli che si incontrano per formare la Mała Wisła (“Piccola Vistola”), che poi scorre verso nord. Circa 25 miglia più avanti, la pendenza del fiume diminuisce improvvisamente a circa lo 0,04%; da lì, dopo aver girato verso est, la Vistola entra nel lago Goczałkowice, un bacino artificiale costruito nel 1955. All’uscita dal lago, la Vistola assume il carattere di un torrente di pianura, con la sua pendenza che diminuisce allo 0,03-0,02 per cento nel corso medio e allo 0,02-0,002 per cento nelle sue fasi finali. Ad una distanza di 65 miglia dalla sorgente, la Vistola è unita dal fiume Przemsza, un affluente di sinistra, dopo il quale – per 585 miglia – è navigabile. Dopo che il Soła e lo Skawa – due affluenti della riva destra – si uniscono al fiume, la Vistola si fa strada attraverso un varco scavato in una serie di colline appena prima della città di Cracovia. I miglioramenti del canale in questa sezione hanno privato la Vistola di molto del suo carattere originale: sono stati costruiti diversi passi di sfogo, creando un canale navigabile da chiatte di 300 tonnellate. Dopo aver passato Cracovia la Vistola gira verso est e, più tardi, verso nord-est, attraversando l’ampio bacino di Sandomierz, dove la valle è entrata successivamente dagli affluenti di sinistra Szreniawa, Nida, Czarna, e Koprzywianka e da destra dai fiumi Raba, Dunajec, Wisłoka, e San.

L’afflusso del fiume San segna l’inizio del medio corso della Vistola, che poi gira verso nord, aprendo un’altra breccia attraverso una zona montuosa. Nel corso del suo medio corso la Vistola assorbe, da sinistra, la Radomka e la Pilica e, da destra, i fiumi Wieprz, Wilga, Świder e Narew. Sotto la confluenza con il Narew, dove inizia il tratto inferiore del fiume, la Vistola gira prima verso ovest e poi, dopo aver ricevuto la Bzura, un affluente di sinistra, in direzione nord-ovest; nel frattempo da destra si uniscono al fiume lo Skrwa e il Drwęca. In parte della valle, dalla foce del fiume Wieprz a Toruń, predomina il carattere naturale e selvaggio della Vistola.

Lì il fiume scorre in un canale largo da 2.000 a 4.000 piedi, praticamente privo di strutture di controllo; in parti la valle raggiunge larghezze fino a sei o nove miglia, con le sponde spesso alte da 200 a 330 piedi. La bassa pendenza del canale del fiume e gli abbondanti banchi di sabbia rendono difficile la navigazione; in primavera, quando la copertura di ghiaccio si rompe e galleggia a valle, si possono formare pericolose dighe di ghiaccio, causando l’inondazione delle aree circostanti e spesso distruggendo argini e ponti. Uno sfioratore costruito a Włoclawek nel 1968 iniziò una serie di miglioramenti che continuarono fino agli anni ’80.

Da Toruń al suo ingresso nel Baltico, la Vistola è stata trasformata in una via navigabile completamente migliorata. Il canale di Bydgoszcz del 19° secolo, seguendo un’antica valle glaciale, collega la Vistola con l’Oder, il secondo più grande fiume polacco. Anche vicino a Bydgoszcz la Vistola, dopo aver ricevuto un affluente di sinistra nel Brda, gira verso nord-est nella sua terza sezione, tagliata attraverso gli altipiani della Pomerania. Sopra Grudziądz il fiume gira finalmente verso nord per avvicinarsi al Baltico. Dopo aver ricevuto altri tre affluenti – l’Osa da destra e il Wda e il Wierzyca da sinistra – la Vistola entra a Żuławy Wiślane, la zona del suo delta, nota per i suoi terreni splendidamente fertili. Żuławy è una pianura senza foreste, in parte sotto il livello del mare, attraversata dalla Vistola e dai suoi rami, insieme ad un gran numero di canali e di canali di scolo. Alcuni degli argini e delle dighe locali risalgono al XIII secolo. Durante la seconda guerra mondiale gran parte di Żuławy fu inondata, ma negli anni del dopoguerra furono fatti dei miglioramenti.

In passato la Vistola attraversava il suo delta ed entrava in mare attraverso due o più canali derivati, in particolare il Nogat, che sfociava nella laguna della Vistola, e il Leniwka (ora chiamato Martwa Wisła), che seguiva il vero canale della Vistola fino al golfo di Danzica. I miglioramenti, il cui scopo finale era quello di controllare lo sbocco della Vistola al mare e rendere l’intera regione del delta economicamente produttiva, furono iniziati alla fine del XIX secolo: in primo luogo, un taglio verso il mare aperto fu scavato vicino a Świbno per facilitare il deflusso delle acque di piena e la rimozione di detriti e ghiaccio trasportati dal fiume; in seguito, tutti i corsi d’acqua laterali furono separati da chiuse, rendendoli navigabili, con flussi controllati; il taglio di Świbno fu esteso in mare aperto allungando gli argini di controllo. Quest’ultima modifica aveva lo scopo di impedire l’accumulo alla foce del fiume di più di due milioni di tonnellate di sedimenti trasportati annualmente dalla Vistola.

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