Individui che praticano la religione Mormonismo, una rottura del cristianesimo creata dall’americano Joseph Smith nel XIX secolo
Popolarmente conosciuti come Mormoni sono quegli individui che professano la religione chiamata Mormonismo.
E’ formalmente conosciuto come il Movimento dei Santi degli Ultimi Giorni ed è in gran parte composto da individui restauratori che accettano gli insegnamenti e le rivelazioni proposte dal profeta Joseph Smith. Si definiscono cristiani e credono anche nella Bibbia e nel Libro di Mormon.
Cause che contribuiscono alla sua origine
Secondo il mormonismo dopo la crocifissione di Cristo, la morte degli apostoli e la crescente ostilità proveniente dall’impero romano pagano, la chiesa che Cristo era stato impegnato a costruire cominciò a cambiare e nel IV secolo aveva poco a che fare con l’originale.
Dopo questo periodo, poi, secondo i mormoni, segue un periodo di tempo chiamato apostasia, che è caratterizzato principalmente dalla perdita in parte e in toto di tutte le verità proposte nel vangelo, tra cui la mancanza di rivelazione da parte di Dio agli uomini.
Secondo la credenza mormone nell’anno 1820, Dio apparve ad un giovane uomo di nome Joseph Smith, una situazione che avrebbe ristabilito l’antica Chiesa di Gesù Cristo sulla terra. Nella suddetta apparizione, secondo la testimonianza di Joseph, Dio, insieme a suo figlio Gesù Cristo, gli diede una serie di istruzioni, tra le quali, ricevette la missione di non unirsi a nessuna delle chiese esistenti e di ripristinare invece la Chiesa originale di Gesù Cristo con tutte le verità e l’autorità del sacerdozio. Nel frattempo, questa Chiesa fu finalmente e formalmente organizzata il 6 aprile 1830 a Fayette, New York.
È stata fondata in questa data perché è quella che considerano la data della nascita del figlio di Dio, Gesù Cristo; nel 1834 fu istituzionalizzata come Chiesa dei Santi degli Ultimi Giorni.
Il Libro di Mormon, che deriva da antiche registrazioni scritte su tavole d’oro e che riassume la storia della prima America, è il libro sacro seguito, letto e consultato dai mormoni; secondo Smith, un’apparizione gli rivelò anche dove erano nascosti gli scritti e gli chiese di tradurli. Le sue pagine raccontano la visita di Gesù nel continente americano dopo la sua resurrezione. Fu pubblicato per la prima volta nel 1830.
Chi era Joseph Smith, un uomo che ha suscitato sia amore che odio
Il cittadino americano Joseph Smith, nativo del Vermont, è il fondatore di questo credo religioso, che è una propaggine del cristianesimo. Nel 1820, Smith, a soli 18 anni, afferma di aver avuto la Prima Visione, cioè la manifestazione di una divinità davanti a lui, più precisamente in un luogo a ovest di New York conosciuto come il boschetto sacro. Lì un angelo gli apparve e lo incaricò di organizzare una chiesa e di scrivere il Libro di Mormon, che è un libro sacro che riproduce l’antico disco mostratogli dall’angelo.
La sua predicazione trovò presto attenzione e sostegno, ma anche molta riluttanza, soprattutto a causa di alcune proposte di Smith che causarono resistenza tra i cristiani, come quella della poligamia da lui sostenuta. Dovremmo dire che la poligamia permette ad un individuo di essere sposato con più persone allo stesso tempo. Naturalmente questo approccio offendeva certamente i cristiani tradizionali, perché come sappiamo la Chiesa cattolica romana non accetta in alcun modo questa situazione, è una strenua difensore del matrimonio e della monogamia.
D’altra parte, sul piano politico proponeva l’istituzione di una teocrazia, come viene chiamata quella forma di governo in cui religione e politica si fondono, cioè il capo religioso o rappresentante di una divinità è quello che deve incarnare anche il potere politico. Nelle teocrazie, il governante governa in nome del dio che rappresenta.
E’ a causa di questo stato di cose che Smith fu perseguitato ai suoi tempi e sopportò anche il carcere per aver sostenuto le suddette posizioni. Coloro che erano dalla parte opposta delle sue proposte lo consideravano un bugiardo, un pazzo e un bugiardo, e quindi fu messo in prigione. Fu imprigionato in diverse occasioni per scandalo e disturbo dell’ordine pubblico.
Anche il rifiuto di gran parte della società mise fine alla sua vita, poiché fu ucciso con un colpo di pistola nel 1844. Aveva 38 anni.
Tuttavia, i suoi seguaci, che erano molti, lo consideravano un profeta alla pari del leggendario Mosè o di Isaia, tra gli altri.