Il flusso attraverso la circolazione sistemica e polmonare è normalmente equilibrato e uguale in volume (Qp/Qs =1). Le due circolazioni sono poste in serie tra loro. Lo stesso volume di sangue attraversa prima la circolazione sistemica, poi la circolazione polmonare, poi di nuovo la circolazione sistemica, e così via.

Gli shunt da sinistra a destra sono caratterizzati da un “back-leak” di sangue dalla circolazione sistemica a quella polmonare. Questo fa sì che il flusso polmonare sia maggiore di quello sistemico (Qp/Qs >1). Di conseguenza, la circolazione polmonare trasporta non solo il sangue che è entrato nell’atrio e nel ventricolo destro attraverso la vena cava superiore e inferiore, ma anche il sangue supplementare che entra attraverso un VSD, ASD, AVSD o PDA. Il volume di sangue e/o la pressione nella circolazione polmonare diventano anormalmente alti. Se lo shunt è significativo, si verifica un danno progressivo ai vasi polmonari e un graduale sviluppo di un’ipertensione polmonare irreversibile. La pressione nel circuito polmonare può infine superare la pressione sistemica causando l’inversione del flusso sanguigno dal lato destro della circolazione a quello sinistro (sindrome di Eisenmenger). Questo può durare fino a 1-2 anni in un grande VSD, AVSD o PDA o fino a qualche decennio come nell’ASD.

Le lesioni che provocano shunt da sinistra a destra includono:

  • Defetto del setto ventricolare (VSD)
  • Dotto arterioso patente (PDA)
  • Defetto del setto atriale (ASD)
  • Defetto atrioventricolare (AVSD)

Nei VSD e PDA piccoli (restrittivi), la direzione e la grandezza dello shunt dipende dalla differenza di pressione attraverso lo shunt. In VSD e PDA grandi, la direzione e la grandezza dello shunt dipendono dalla resistenza relativa nei circuiti polmonari e sistemici.

In ASD, la grandezza dello shunt dipende in gran parte dalla compliance ventricolare relativa (elasticità).

AVSD è un mix tra ASD e VSD a seconda della lesione predominante.

La dimensione del difetto è determinata dal confronto del suo diametro con l’anulus aortico. Un difetto piccolo è inferiore a 1/3 dell’anulus aortico. Un difetto di dimensioni moderate è da 1/3 a 2/3 e un difetto grande è >2/3 delle dimensioni dell’anulus della valvola aortica

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