Un’ampolla (/æmˈpʊlə/; plurale ampullae) era, nell’Antica Roma, un piccolo recipiente rotondo, solitamente di vetro e con due manici, usato per scopi sacri. La parola è usata per questi in archeologia, e per fiaschi successivi, spesso senza manico e molto più piatti, per l’acqua santa o l’olio santo nel Medioevo, spesso acquistati come souvenir di pellegrinaggi, come le ampolle metalliche di Monza del VI secolo. I materiali includono vetro, ceramica e metallo. Unguentarium è un termine per una bottiglia che si crede sia stata usata per conservare il profumo, e c’è una considerevole sovrapposizione tra i due termini, uno definito dalla forma e l’altro dallo scopo.
La Sacra Ampolla di vetro faceva parte della regalia dell’incoronazione francese e si credeva avesse origini divine. Simile, ma molto più recente, è l’ampolla della regalia britannica, un recipiente cavo, dorato, a forma di aquila, dal quale l’olio dell’unzione viene versato dall’arcivescovo di Canterbury durante l’unzione di un nuovo sovrano britannico alla sua incoronazione. L’ampolla danese, usata durante l’unzione del re nel periodo dell’assolutismo, è di forma cilindrica, fatta d’oro e decorata con motivi floreali smaltati e diamanti.