L’arto anteriore è composto da: Omero, radio e ulna, carpali, metacarpi, dita o falangi (vedi schema 6.6). La parte superiore dell’omero si muove contro (si articola con) la scapola nell’articolazione della spalla. Cambiando il numero, la dimensione e la forma delle varie ossa, gli arti anteriori si sono evoluti per adattarsi a diversi modi di vita. Sono diventati ali per volare in uccelli e pipistrelli, pinne per nuotare in balene, foche e focene, arti veloci ed efficienti per correre nei cavalli e braccia e mani per tenere e manipolare nei primati (vedi diagramma 6.8).
Diagramma 6.6 – Arto anteriore di un cane
Diagramma 6.7. Arti posteriori di un cane
Diagramma 6.8 – Vari arti vertebrati
Diagramma 6.9 – Arto anteriore di un cavallo
Nel cavallo e in altri equini, il terzo dito è l’unico dito rimasto sugli arti anteriori e reali. Ogni dito del piede è composto da una falange prossimale, una falange media e una falange distale (e alcune piccole ossa spesso indicate come sesamoidi. In questa immagine, la falange prossimale è etichettata P3 e la falange distale è etichettata zoccolo. (che è più propriamente il nome del rivestimento di cheratina che vediamo nell’animale vivo).
Le gambe del cavallo sono altamente adattate per dargli grande velocità di galoppo su lunghe distanze. Le ossa della parte inferiore della gamba e del piede sono notevolmente allungate e gli zoccoli sono in realtà le punte del terzo delle dita delle mani e dei piedi, le altre dita essendo state perse o ridotte (vedi diagramma 6.9).
Contribuenti e attribuzioni
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Ruth Lawson (Otago Polytechnic; Dunedin, Nuova Zelanda)